Mi chiamo Monica Simeoni, sono nata e cresciuta in un piccolo paesino sul mare nel profondo sud della Sicilia.
Nata da mamma siciliana e papà friulano ho sempre amato molto il “melting pot” tra culture, ragion per cui ho vissuto in diversi posti in Italia e all’estero. Viaggiare è un modo unico per fare esperienza del mondo e vivere la molteplicità’ dell’essere umano come risorsa per rivitalizzare continuamente il nostro punto di vista. Nella mia vita ho intrapreso percorsi di studio e di lavoro creativamente “non lineari” che mi hanno permesso di costruire un background ricco e variegato, che oggi riesco pienamente a comprendere essere una grande risorsa. Il mio amore per le immagini e il racconto attraverso esse, con specifico interesse verso il mondo dei documentari, in particolare “Etno-antropologici”, mi ha portata a conseguire una prima laurea in qualità di storica del cinema con una tesi sui documentari di Vittorio De Seta. Successivamente, pur continuando a sperimentare in questo campo, ho intrapreso un lungo periodo di formazione e sperimentazione in teatro, soprattutto nelle forme del Teatro Fisico e del Teatro Sociale. La commistione tra queste pratiche mi ha permesso di intercettare un rapporto più profondo tra le varie pratiche artistiche, con il desiderio di utilizzarle per aiutare più persone possibili a star meglio con sé stesse. Da qui inizia una fase di osservazione e sperimentazione sul campo dove attraverso laboratori ad hoc con diversi professionisti, la pratica artistica veniva liberata dalla necessità di un “fare” legato alla creazione esclusiva di un manufatto o opera artistica ma si trasformava in relazione terapeutica tra il singolo e la materia. In quegli anni ho sperimentato tecniche e approcci diversi di respiro internazionale, soprattutto durante i due anni vissuti in Australia dove ho potuto approfondire con maggiore impegno la ricerca personale di carattere Etno-antropologica sulla cultura, i riti e la simbologia di questa straordinaria terra. Da sempre appassionata otre che alla tradizione e la cultura dei vari paesi e popoli, ai temi del femminile, ai rituali arcaici ad essa connessi e a studi di carattere religioso e shamanico, cerco di inglobare queste pratiche e conoscenze nei miei lavori.
Il desiderio di rendere concreta questa pratica di lavoro qui in Italia, mi ha spinta a scegliere e conseguire una laurea specialistica in Teorie e Tecniche della Terapeutica Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Milano diventando Arte Terapeuta (percorso riconosciuto dal Miur) e potendo sperimentare ancora di più le potenzialità delle varie tecniche artistiche applicate in diversi ambienti, dagli ospedali ai carceri, dalle scuole alle comunità ai centri di accoglienza etc, sviluppando un approccio aperto in grado di costruire una tipologia di lavoro , che sia che si tratti di una seduta individuale o un lavoro in gruppo sia in grado di essere sintonia con i bisogni del singolo ed in grado di costruire una relazione con il giusto materiale artistico.
Credo che il futuro dei settori legati alla “cura della persona”(e non solo) siano legati alla passione per la ricerca , la sperimentazione che si alimenta nel lavoro condiviso con professionisti che sperimentano a loro volta anche in campi apparentemente lontani tra loro, ma che di base tutti sottendono allo stesso obiettivo, migliorare la qualità della vita e dell’ambiente in cui viviamo mettendo al centro la dignità della vita e la speranza concreta di far si che ogni persona possa alzarsi da sola , prendere in mano la propria vita, vivendo con maggiore consapevolezza, con la fiducia che tante piccole azioni consapevoli, possano permetterci di costruire un mondo migliore.
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“La cultura e l’arte dovrebbero essere condivise da tutti e tutti dovrebbero poterne godere liberamente. Arte e Cultura non fanno discriminazioni: quando si incontra la bellezza è come far ritorno all’essenza originaria della propria umanità, in un luogo in cui sicuramente non esistono discriminazioni”.
“Cultura, Arte e Natura”
Daisaku Ikeda